Comunicato stampa LAV MODENA 26 settembre 2014
CIRCO DARIX MARTIN (INSEGNA “ORFEI – IL CIRCO DELLA TELEVISIONE”) A SASSUOLO. UN IMBARAZZANTE ELENCO DI VIOLAZIONI ALLE NORME COMUNALI E REGIONALI E ALLE LINEE GUIDA DELLA COMMISSIONE SCIENTIFICA CITES.
LA LAV DI MODENA CHIEDE L’INTERVENTO DELLE AUTORITÀ E LA SOSPENSIONE DELLO SPETTACOLO. SINDACO PISTONI, A QUANDO IL TANTO ATTESO REGOLAMENTO?
Dal 23 febbraio 2010 è in vigore a Sassuolo l’ordinanza n. 54, che, al punto 9, vieta l’accesso sul territorio del Comune ai circhi con al seguito animali le cui modalità gestionali sono state giudicate, dalla Commissione Scientifica CITES, incompatibili con la vita in una struttura mobile. Tra questi animali vi sono anche elefanti, grandi felini, ippopotami, primati e giraffe. Per questo motivo ha suscitato tanta polemica on line l’arrivo del Circo Darix Martin (forse più conosciuto con il nome dell’insegna “Orfei, il circo della televisione”), che dovrebbe rimanere a Sassuolo fino al 29 settembre e che pubblicizza un parco zoo con oltre 100 animali.
La LAV di Modena ha quindi effettuato un sopralluogo presso il circo e ha rilevato numerose violazioni, non solo relative all’Ordinanza del Comune, ma anche alla norma regionale (Delibera 14 maggio 2007 n. 647) e alle Linee Guida della Commissione Scientifica CITES, che stabiliscono le modalità di detenzione degli animali presso i circhi.
Oltre all’evidente violazione della limitazione al parco animali, i volontari hanno potuto assistere a infrazioni relative alla pubblica incolumità del pubblico, prima fra tutte l’accesso del pubblico stesso allo zoo del circo, che non essendo previsto da alcun materiale pubblicitario ci chiediamo se lecito o meno. Adulti e bambini potevano poi avvicinarsi e avere contatti con gli animali, poco importa se questi fossero considerati morsicatori o pericolosi per la salute e l’incolumità pubblica.
Anche la gestione degli animali presenta poi diverse carenze: impossibilità per gli animali di nascondersi alla vista del pubblico e scarsità o mancanza di arricchimenti ambientali per alcune specie. Entrambi i punti fanno parte dei criteri minimi considerati essenziali per il mantenimento degli animali nei circhi.
La LAV di Modena ha quindi scritto alle autorità, primo tra tutti il Sindaco Pistoni, chiedendo un immediato intervento per porre fine alle violazioni rilevate e per interrompere gli spettacoli che così palesemente hanno mancato di rispettare le norme.
Al Sindaco Pistoni chiediamo anche un incontro per parlare della regolamentazione dei circhi nel Comune di Sassuolo. “L’Ordinanza approvata dall’allora Sindaco Caselli nel 2010 è nata come uno strumento per regolare l’attendamento dei circhi – e conseguentemente il benessere degli animali al loro seguito – in attesa che il Comune approvasse un più completo Regolamento.“ – commenta Yuri Bautta, Responsabile della Sede Territoriale di Modena – “Visto quanto è stato semplice per il Comune dimenticare l’Ordinanza attualmente in vigore chiediamo quindi che si inizi il percorso per arrivare ad un Regolamento di Tutela Animali, nella speranza che sotto tale forma le norme siano meno facilmente dimenticabili e più immediatamente applicabili. Ci rendiamo disponibili ad un confronto su questo tema, sottolineando come l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani abbia già approvato e messo a disposizione un Regolamento di Tutela Animali fac-simile da prendere a modello. “
Comunicato stampa LAV Modena 4 luglio 2014
VIVISEZIONE MACACHI: LAV RISPONDE ALL’UNIVERSITÀ DI MODENA.
ALTRO CHE EMPATIA DEGLI SPERIMENTATORI.
E PER I METODI SOSTITUTIVI: VE LI ABBIAMO REGALATI NEL 1999 MA NE IGNORATE L’ESISTENZA.
Non bastava la brutta vicenda di vivisezione clandestina nella quale l’Università di Modena è stata coinvolta nel 2011, oggetto di un’interrogazione parlamentare. L’Ateneo modenese riesce ancora a perdere credibilità con le dichiarazioni della Prof.ssa Battini e del Prof. Nichelli nella conferenza stampa di ieri.
Commentando l’uso di macachi al centro dello scandalo, si afferma che “gli sperimentatori diventano empatici, specialmente con i primati”. Pare di vederli i buoni vivisettori, immobilizzare un macaco nell’apparecchio di contenzione, creare una breccia ossea nel suo cranio e inserire gli elettrodi, ovviamente senza anestesia, ma con tanta “empatia”.
Un’altra bella favola è quella della “vivisezione che non esiste”. Figuriamoci, si tratta solo di sperimentazione animale. A questi professori, che non sanno che vivisezione e sperimentazione animale sono sinonimi, vorremmo chiedere: cosa bisogna fare di più a un animale vivo e cosciente, perché si possa parlare di vivisezione?
La loro conclusione, involontariamente umoristica, è che sono le associazioni animaliste, non le Università, a dover provvedere all’acquisto di metodi per la ricerca innovativa! Ma questi luminari della scienza non sanno che è esattamente ciò che ha fatto la LAV di Modena in passato, acquistando e poi regalando alla Facoltà di Scienze metodi per superare la vivisezione a scopo didattico. Metodi innovativi ed efficaci, di cui ovviamente i docenti universitari ignoravano l’esistenza.
Auspichiamo che l’Università di Modena, invece di polemizzare con le associazioni animaliste, investa di più nell’aggiornamento tecnologico e che trovi, nei tanti metodi sostitutivi disponibili, una via alternativa alla sperimentazione animale.
Yuri Bautta, LAV Modena
COMUNICATO STAMPA LAV MODENA A SOSTEGNO DI DAVIDE BATTISTINI
La LAV di Modena manifesta il suo pieno sostegno a Davide Battistini, attivista romagnolo che dal 1° gennaio ha iniziato uno sciopero della fame per ottenere il divieto di detenere cani alla catena nella regione Emilia Romagna.
Chiediamo a tutti voi di firmare la petizione su www.petizionepubblica.it e di diffondere il più possibile, appoggiando chi sta lottando per i diritti degli animali e per gli ideali che tutti noi condividiamo.
Sosteniamo questa causa, affinchè questo grande sacrificio non si vanifichi nel silenzio.(http://www.ravennawebtv.it/w/da-12-giorni-in-sciopero-dellafame-per-difendere-i-diritti-degli-animali/)
Qui di seguito la lettera inviata da Battistini a Vasco Errani, presidente della nostra regione.
“A Vasco Errani
Presidente della Regione Emila-Romagna.
Buongiorno signor Presidente. Mi chiamo Davide Battistini.
Desidero iniziare questa mail a Lei indirizzata con queste autorevoli parole:
Suprema Corte di Cassazione,
Sezione Terza Penale, sentenza n.46291/2003.
Depositata in Cancelleria il 3 dicembre 2003.
[…] la norma mira a tutelare gli animali
quali esseri viventi capaci di percepire con dolore
comportamenti non ispirati a simpatia, compassione ed umiltà.
Sono un cittadino romagnolo residente a Ravenna dalla nascita.
Sono vegetariano dal 1985 e vegano da circa 2 anni.
Mi occupo dal 1985 di diritti animali. E per questi diritti combatto ogni giorno.
Contro chi li maltratta e contro le istituzioni
che troppo raramente intendono applicare le leggi di tutela dei diritti animali.
La mia esperianza mi fa dire che tendono o a minimizzare il maltrattamento o a ignorarlo del tutto dichiarando che non vi è alcun maltrattamento.
Il canile lager di Osteria di Ravenna, che ha infangato l’immagine di Ravenna su tutti i mass media nazionali conferma quanto dico.
Abbiamo dovuto chiedere l’intervento del corpo forestale di Roma per avere una istituzione che chiudesse questo campo di tortura.
Ho subito due processi penali per non aver ignorato la richiesta di aiuto di animali maltrattati.
Per essermi comportato civilmente, mi sono ritrovato imputato per reati che non ho mai commesso.
I due processi, per merito del mio avvocato Andrea Visani e della correttezza e competenza di alcuni giudici,
si sono conclusi senza alcuna condanna.
Sono quindi incensurato.
Il mio certificato penale e i carichi penali sono immacolati.
Ho 46 anni e lavoro in Hera.
Attualmente sono in ferie.
L’azienda di cui faccio parte mi ha concesso due mesi di ferie. Quelle maturate nel 2012 e quelle che mi spettano per il 2013.
Trascorro queste ferie in digiuno volontario da capodanno. Mi nutro, in modo insufficiente, con tisane non zuccherate, acqua,
sale himalayano, centrifugati di verdure con minimo apporto di calorie.
Il mio stato di denutrizione viene certificato e monitorato dal dott. Roberto Parollo dell’ospedale civile di Ravenna.
I primi due certificati medici sono visibili sul blog scatenarediritti.blogspot.com
Ne seguiranno altri e verranno pubblicati per attestare la serietà di questo sciopero della fame per i diritti animali.
Da capodanno il mio corpo è dimagrito di 5 KG (peso certificato il 9 gennaio 2013).
Il giorno che tornerò a nutrirmi dipende dalle Sue scelte. Questa proposta di civiltà mira a convincere il governo regionale, da Lei diretto, a legiferare per mettere fuori legge la catena come mezzo di detenzione di custodia dei cani.
E’ un metodo arcaico e incivile che lede i diritti di questi esseri senzienti.
Si ricordi le parole della Suprema Corte, questi esseri viventi hanno diritto a correre, appartenere ad un branco come è loro istinto.
In sintesi hanno diritto di vivere una vita degna di essere vissuta. La vita alla catena è una non-vita.
Queste catene vanificano e calpestano anche tutto il rispetto e l’amore, che centinaia di volontari, veri e propri angeli, donano nei canili della regione, rispetto e affetto ai cani detenuti.
Dalle loro mani escono medicine che curano la sofferenza di cani detenuti che scontano anni di prigionia.
Prigionia che è l’effetto di piani di controllo delle nascite assolutamente insufficienti.
Non solo. Il momento dell’adozione e uscita dal canile, per cui tanto hanno lavorato questi volontari, diviene un tuffo negli abissi di una vita di inferno, di un ergastolo alla catena.
E non vi è pena più incivile di quella che si fa scontare – sapendolo e potendola evitare – ad un innocente.
E’ appena uscito, a cura del giurista Stefano Rodotà, uomo di ideali di sinistra, un volume di 875 pagine interamente dedicato ai diritti animali.
Si intitola La Questione Animale.
Il confronto col testo del 1994, Destra e Sinistra del filosofo Norberto Bobbio, in cui l’intellettuale si schiera a favore dei diritti animali e dedica una pagina all’animalismo, Le fornisce la misura di quanto oggi questa lotta, per l’estensione dei diritti agli animali non umani, sia un tema di attualità che non si può più ignorare.
E’ la naturale evoluzione e proseguimento delle lotte per i diritti civili degli anni 60-70. Non lo affermo io, semplice cittadino animalista, ma intellettuali del calibro di Peter Singer, Tom Regan, Luigi Lombardi Vallauri, Luisella Battaglia, Jeremy Rifkin e tanti altri.
Richiamo inoltre l’attenzione sul caos di regolamenti comunali o provinciali dell’Emilia Romagna. Regolamenti che dovrebbero,
almeno questo si attendono i cittadini da un buon governo, essere approvati tenendo conto della logica e delle conoscenze scientifiche.
Mi chiedo dove sia la logica se un comune della regione parla di “catena al massimo per 8 ore al giorno (Ferrara)” mentre Modena e Forlì parlano di “catena permessa 24 ore al giorno e adeguata alle dimensioni dell’animale”.
Queste ordinanze regolamentano la non-vita della stessa specie animale per cui con le stesse esigenze etologiche e fisiologiche.
Questa illogica situazione normativa regionale, purtroppo, rispecchia il caos legislativo delle diverse regioni italiane.
E’ chiaramente un argomento su cui dovrebbe intervenire il ministero competente per uniformare, secondo scienza e logica, il trattamento dei cani nella nostra nazione.
Non esistono cani modenesi e ferraresi con diversi diritti, ma cani con le stesse esigenze e diritti.
Lei può già intervenire e uniformare i regolamenti della nostra regione dando una coerenza e una logica al quadro normativo.
E mentre mette mano al riordino normativo, tanti cittadini Le stanno chiedendo di abolire le catene che hanno il tanfo fetido del Medioevo.
Presidente Errani, questa proposta di civiltà mira a far della nostra regione un posto in cui le parole della Suprema Corte non vengano più ignorate, ma calate nella società e nelle leggi.
Mentre Le scrivo, 2593 cittadini hanno firmato la petizione online su www.petizionepubblica.it sezione Diritto e Giustizia.
Noi firmiamo la Petizione Per i diritti animali stop cani alla catena
Confidiamo nella vostra numerosa partecipazione.
Grazie.
Emergenza freddo: aiutiamo gli animali
Emergenza freddo: aiutiamo gli animali
L’ondata di freddo siberiano, le abbondanti precipitazioni nevose ed il ghiaccio di queste giorni azzerano le possibilità per avifauna ed animali di reperire il nutrimento atto alla sopravvivenza. Per questo motivo le associazioni ambientaliste rivolgono un accorato appello ai cittadini, alle amministrazioni ed a chiunque abbia a cuore la salvaguardia del nostro
patrimonio faunistico, ad attivarsi per favorirne la sopravvivenza mai a rischio come in questi giorni di prolungato gelo.
Si consiglia di evitare per l’avifauna prodotti di forno o briciole che, ingeriti con acqua per esser digeriti, potrebbero provocare blocchi per il freddo nello stomaco degli uccelli e la conseguente ipotermia. Molto meglio mangimi per insettivori, semi, noci ,nocciole, semi di girasole etc., tritati o interi, che vengono venduti nei negozi di mangimi, nei negozi
specializzati ed anche nei supermercati. Meglio di tutto sono le palline di margarina con semi dentro inserite in una retina da limone ed appese ad un ramo
del giardino, del parco o del bosco. Altri prodotti vengono venduti principalmente nei negozi specializzati, ma possono essere fatte anche in casa. (Per chi volesse cimentarsi qui di seguito vi proponiamo anche una “ricetta” molto semplice).
Chi vive in collina e montagna dove sono presenti caprioli, tassi ed istrici, che in queste condizioni tendono ad avvicinarsi alle case, può contribuire spargendo fieno o frutta o quanto rimane del pasto. Misure minime ma importantissime in questo periodo.
Gli amici animali ve ne saranno grati
WWF, LAC, LAV, LEGAMBIENTE, OIPA – Sedi Territoriali di Modena
TORTINE PER NUTRIRE GLI UCCELLINI
Ingredienti:
0,5 kg di farina di frumento per dolci
1 kg di farina per polenta di mais giallo
0,5 kg di zucchero
3 o 4 confezioni di margarina vegetale da 250 grammi
Ingredienti facoltativi:
una bustina di uva sultanina
1 o 2 mele tagliate a cubetti
fichi secchi tagliati a cubetti o strisce
un etto di semi di girasole
1 bicchiere di riso crudo
1 o 2 bustine di pinoli
2 o 3 etti di riso soffiato (quello usato per i cani)
Preparazione:
In una terrina si mescolano, in un composto omogeneo, tutti gli ingredienti tranne la margarina. Nel frattempo in una pentola si scalda la margarina a fuoco medio, fino a completa fusione. A questo punto la si versa nella terrina e, aiutandosi con un cucchiaio o con le mani, la si incorpora con gli altri ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo. Infine con le mani si modellano delle tortine a forma di palla, che si mettono a raffreddare a parte.
Somministrazione:
Le tortine vanno somministrate agli uccelli in luoghi non accessibili a cani e gatti, in quanto molto appetitose anche per loro! Possibilmente devono essere posizionate su davanzali, sopra i tetti, tra i rami degli alberi, ecc.
COMUNICATO STAMPA LAV MODENA
VEG APERITIVO PER I DIRITTI DEGLI ANIMALI AL FESTIVAL FILOSOFIA DI MODENA
LA LAV SALUTA LA LECTIO MAGISTRALIS DI TOM REGAN E PRESENTA GLI OBIETTIVI ANIMALISTI A MODENA
Venerdì 16 settembre ore 18:00-20:00
Caffè Concerto – Piazza Grande – Modena
Con Gianluca Felicetti, presidente nazionale LAV e con Yuri Bautta, rappresentante della LAV Sede territoriale Provinciale di Modena che illustrerà le iniziative locali di sensibilizzazione sulla realtà degli allevamenti intensivi e di informazione sull’alimentazione veg e sulle campagne contro la sperimentazione animale.
In seguito si parteciperà alla Lectio Magistralis di Tom Regan in Piazza XX Settembre prevista alle ore 21:00