RIUNIONE MENSILE SETTEMBRE 2014
Salve a tutti,
vi informiamo che la nostra riunione mensile si terrà MERCOLEDÌ 10 SETTEMBRE dalle ore 21.00 presso la nostra sede.
Vi aspettiamo!
Comunicato stampa LAV Modena 4 luglio 2014
VIVISEZIONE MACACHI: LAV RISPONDE ALL’UNIVERSITÀ DI MODENA.
ALTRO CHE EMPATIA DEGLI SPERIMENTATORI.
E PER I METODI SOSTITUTIVI: VE LI ABBIAMO REGALATI NEL 1999 MA NE IGNORATE L’ESISTENZA.
Non bastava la brutta vicenda di vivisezione clandestina nella quale l’Università di Modena è stata coinvolta nel 2011, oggetto di un’interrogazione parlamentare. L’Ateneo modenese riesce ancora a perdere credibilità con le dichiarazioni della Prof.ssa Battini e del Prof. Nichelli nella conferenza stampa di ieri.
Commentando l’uso di macachi al centro dello scandalo, si afferma che “gli sperimentatori diventano empatici, specialmente con i primati”. Pare di vederli i buoni vivisettori, immobilizzare un macaco nell’apparecchio di contenzione, creare una breccia ossea nel suo cranio e inserire gli elettrodi, ovviamente senza anestesia, ma con tanta “empatia”.
Un’altra bella favola è quella della “vivisezione che non esiste”. Figuriamoci, si tratta solo di sperimentazione animale. A questi professori, che non sanno che vivisezione e sperimentazione animale sono sinonimi, vorremmo chiedere: cosa bisogna fare di più a un animale vivo e cosciente, perché si possa parlare di vivisezione?
La loro conclusione, involontariamente umoristica, è che sono le associazioni animaliste, non le Università, a dover provvedere all’acquisto di metodi per la ricerca innovativa! Ma questi luminari della scienza non sanno che è esattamente ciò che ha fatto la LAV di Modena in passato, acquistando e poi regalando alla Facoltà di Scienze metodi per superare la vivisezione a scopo didattico. Metodi innovativi ed efficaci, di cui ovviamente i docenti universitari ignoravano l’esistenza.
Auspichiamo che l’Università di Modena, invece di polemizzare con le associazioni animaliste, investa di più nell’aggiornamento tecnologico e che trovi, nei tanti metodi sostitutivi disponibili, una via alternativa alla sperimentazione animale.
Yuri Bautta, LAV Modena
WORK IN PROGRESS ALLE OASI FELINE DEL GATTILE DI CARPI
Come sapete, grazie alle donazioni pervenute alla nostra associazione in seguito al terremoto del 2012, abbiamo proseguito i lavori per arricchire le Oasi Feline del Gattile di Carpi, gestito dall’APAC Associazione Protezione Animali Carpigiani, e aumentare i box per l’isolamento dei mici in degenza.
(qui trovate l’articolo precedente riguardo all’Oasi Felina di Carpi)
Tutti gli spazi sono già abitati da numerosi gatti portati in seguito al terremoto e non ancora adottati.
Di seguito alcune foto:
Manifestazione “Salviamo i macachi di Modena” – Sabato 28 Giugno
Fin dal 2005 era noto che uno sperimentatore dell’università di Modena portasse avanti una linea di ricerca sulle Scimmie.
Si tratta di esperimenti molto invasivi che coinvolgono il cervello e si concludono con l’uccisione dell’Animale. Nel 2010, grazie all’Ufficio Diritti Animali del Comune, siamo riusciti a incontrare il vivisettore chiedendogli la chiusura immediata di questo esperimento. In cambio la LAV si sarebbe fatta carico delle Scimmie superstiti (circa diciotto Macaca fascicularis), mettendole a dimora in un parco faunistico. Da quel giorno è cominciata una lunga e difficile trattativa che si è conclusa con la cessione di un solo Macaco. Il cucciolo, che ha un vistoso “210” tatuato sul petto, si trova ora in un parco faunistico.
Grazie all’associazione svizzera ATRA che ha offerto le risorse per il suo mantenimento e la sua cura, adesso ha l’opportunità di vivere una vita serena, con una madre adottiva e lontano dai laboratori.
Questa vicenda ha un altro aspetto positivo poiché, nell’atto di cedere il Macaco, lo stabulario ci ha firmato un impegno scritto a non sostituire quell’Animale con l’acquisizione di nuovi primati. Come tutti sanno, è recentemente entrata in vigore la nuova legge che regola la vivisezione, la quale vieta espressamente l’allevamento di primati da usare negli esperimenti. Questo significa che le università potranno fare vivisezione sui Macachi, però non potranno allevarli e dovranno quindi acquistarli, magari da altri Paesi fornitori. I vivisettori dell’università di Modena invece si trovano tra due fuochi: non solo, come succede negli altri atenei, non potranno più allevare Macachi, ma non potranno nemmeno acquistarne. Proprio a causa dell’accordo che loro stessi hanno incautamente firmato!
Per questo motivo, non appena la nuova legge sulla vivisezione è entrata in vigore, abbiamo moltiplicato i nostri sforzi per ottenere un incontro con l’università di Modena e pervenire ad un accordo volontario. Ma l’assessore all’ambiente del comune di Modena si è mostrato troppo preso dalla campagna elettorale per continuate a supportarci. Così abbiamo deciso di parlare dei Macachi di Modena sui media nazionali nella speranza che l’università si decida a chiudere questa inutile linea di ricerca.
Adesso è importante che l’attenzione sullo stabulario di Modena rimanga alta, e che i cittadini si facciano sentire con tutti i mezzi possibili affinché la nostra università si decida a compiere un gesto di civiltà e buon senso. Come tutti gli Animali, i Macachi di Modena meritano di vivere lontano dal bisturi dei vivisettori, e per riuscirci hanno bisogno di noi.
Per aiutare concretamente FIRMA LA PETIZIONE ON LINE oppure vieni a firmare la petizione cartacea sabato 14 giugno in piazza Martiri a Carpi (MO) e sabato 21 giugno sotto il Portico del Collegio in centro a Modena.
Inoltre spargi la voce e non mancare al CORTEO di SABATO 28 GIUGNO alle ore 15:00 che partirà da Largo S. Agostino (qui l’ EVENTO FACEBOOK) e percorrerà le strade di Modena.
Per maggiori informazioni e volontariato attivo: lav.modena@lav.it.
Manifestazione contro la riapertura del delfinario di Rimini – Sabato 21 Giugno
Nell’ultimo anno il Delfinario di Rimini è stato spesso al centro dell’attenzione a seguito del sequestro dei quattro delfini Alfa, Luna, Sole e Lapo. Nelle ultime settimane, anche grazie alle nostre azioni, il Ministero dell’Ambiente ha avviato la procedura di chiusura definitiva del delfinario come previsto dal Decreto Legislativo 73/2005. Si tratta per noi della fine del primo delfinario italiano ed è un risultato straordinario che dobbiamo ora confermare.
I proprietari del delfinario stanno tentando di ottenere dal Comune una licenza di “Spettacolo viaggiante” per riaprire al pubblico sfruttando altri animali per fare spettacolo, in spregio alla chiusura del Ministero dell’Ambiente.
Dopo l’invio di e-mail di protesta e la diffida inoltrata direttamente al Sindaco di Rimini la LAV ha quindi deciso di aderire e partecipare alla manifestazione organizzata dall’Associazione Essere Animali e dal Gruppo Facebook Basta Delfinari.
La manifestazione si terrà
SABATO 21 GIUGNO
a partire dalle ore 16, davanti al Delfinario di Rimini, sul Lungomare Claudio Tintori.
È importantissima la presenza di tutti noi, per ribadire al Sindaco Grassi il nostro NO! alla riapertura del delfinario e mettere definitivamente fine a questo luogo di sfruttamento degli animali.