Comunicato stampa
Mostra di trofei di caccia, organizzata da Comune, Comunità Montana del Frignano e Provincia.
La LAV: “La morte non è un arte”.
COMUNICATO STAMPA
“CASTELNUOVO RANGONE (MO). SINDACO ANNULLA PROIEZIONE FILM “IL PAESE DEL MAIALE”.
LA LAV: “COSI’ SI FINISCE PER SUPPORTARE ECONOMIA FRAUDOLENTA (PER IL CONSUMATORE) E DI TORTURA (PER GLI ANIMALI)”
COMUNICATO STAMPA
FINO AL 24/05/08 LA POSSIBILITÀ DI CHIEDERE DI VIETARE LA CACCIA SUL TUO TERRENO
Per mettere al riparo le proprie proprietà dall’invadenza dei cacciatori e per evitare di finire, come spesso accade, impallinati dai loro fucili, la LAV – Sede Territoriale di Modena, informa i cittadini che il 24 maggio scadono i termini della presentazione della richiesta per esentare il proprio terreno dall’attività venatoria.
COSA SI DEVE FARE DI PRECISO?
Chiunque può presentare, entro e non oltre il 24/05/08 il modulo di richiesta che potrete trovare alla seguente pagina:
http://www.provincia.modena.it/allegato.asp?ID=91026
Purtroppo, visto i fortissimi interessi economici in gioco, non tutte le richieste saranno accettate, ma si deve comunque provare!
La legge nazionale, inoltre, prevede alcuni casi particolari in cui la richiesta deve essere accettata, ovvero in caso l’attività venatoria si in contrasto con la necessita di tutela di:
“Ricordiamo ai cittadini che la prossima occasione per vedere legittimato il prossimo diritto di tutelare la propria incolumità e il proprio diritto a non essere disturbati in casa propria si ripresenterà solamente fra almeno 5 anni – sottolinea Daniela Cavazzuti, Responsabile LAV di Modena – quindi vi invitiamo a presentare il prima possibile le vostre richieste!”
Ufficio Stampa LAV Modena – 320.4795021
NOTA STAMPA LAV MODENA
RICHIESTA FONDI PER I MACELLI DELLA PROVINCIA.
LA LAV: BASTA CON RICHIESTE DA PARTE DI UN SETTORE,
QUELLO ZOOTECNICO, CHE E’ IL PIU’ FINANZIATO.
La LAV Onlus, Sede Territoriale di Modena commenta negativamente le richieste, di cui hanno dato ripetutamente conto in questi ultimi giorni i quotidiani modenesi, di finanziamenti per i macelli della provincia.
A prescindere dalle considerazione etiche, che comunque non esimono dal condannare l’esistenza di luoghi in cui vengono spezzate in maniera violenta e crudele le vite di milioni di esseri viventi- e, se possibile, di condannare ancora maggiormente il parlarne quale una qualsiasi attività economica-, la LAV ricorda come il settore zootecnico sia quello maggiormente finanziato nell’ambito delle attività agricole, sia a livello comunitario che nazionale che regionale.
Tuttavia, pur a fronte di tanti e tali finanziamenti, gli scandali alimentari e la diffusione delle malattie animali sono la prova evidente di un sistema insostenibile, non solo per gli animali ma anche per i consumatori.
La LAV, che da più di trent’anni si batte per denunciare gli abusi subiti dagli animali nella moderna zootecnia e i danni per l’ambiente e per la salute umana che ne derivano, sottolinea come le istituzioni sanitarie siano tenute a garantire il benessere degli animali a prescindere dai finanziamenti che la categoria continua a richiedere. Tale rispetto per il benessere animale lo dettano non solo le norme, ma lo richiede anche un numero sempre maggiore di consumatori .
Comunicato stampa
NESSUNA DEROGA, SOLO STRAGI PROROGATE PER MOTIVI BUROCRATICI
Con una recente determina la Provincia di Modena stupisce ancora per la sua predisposizione smaccatamente filo-venatoria.
Passero, storno, cornacchia, gazza, volpe, cinghiale, nutria, uccelli ittiofagi, piccione di città e tortora dal collare: questo l’elenco delle specie per cui la strage può continuare.
La prima sorpresa deriva dalla motivazione di tale proroga: forse ingenti ed innumerevoli danni? No, una “ridefinizione dell’intero procedimento relativo alla funzione autorizzatoria”.
Per non creare ostacoli ai cacciatori e non interrompere i loro giochi, pertanto, la provincia di Modena ha ritenuto opportuno prorogare fino a fine 2008 questi piani di controllo perché, il cielo non voglia, non si debba perdere tempo a fare una reale valutazione della situazione.
Non si perda tempo, ad esempio, a verificare che sul Piano Faunistico Venatorio appena approvato dalla stessa Provincia di Modena, leggiamo che, “I due passeridi (passera d’Italia e passera mattugia), un tempo diffusi ed abbondanti, hanno fatto registrare nel recente passato una contrazione numerica e di areale sia a livello locale sia in scala nazionale […] si ritiene di poter affermare che ad oggi le due specie di passeri abbiano un impatto trascurabile nei riguardi delle attività agro-imprenditoriali […] ad oggi, in considerazione di quanto esposto in precedenza, si ritiene che l’attività di controllo numerico delle due specie debba essere sospesa”.
Non ci si soffermi nemmeno nel definire quali specifici “uccelli ittiofagi” possono essere cacciati, o sono forse TUTTI da abbattere? Forse anche la Nitticora, specie protetta e inserita Allegato 2 (inerente le specie faunistiche rigorosamente protette) della “Convenzione sulla conservazione della vita selvatica dell’ambiente naturale in Europa”, adottata a Berna il 19 settembre 1979 e nell’Allegato 1 della Direttiva 79/409/CEE del 2 aprile 1979, concernente la conservazione degli uccelli selvatici?
Ma le sorprese, amare, proseguono, quando vediamo come il fine di questi piani di controllo sia definito nel “prevenire” i danni all’agricoltura. Eppure ci sembrava che la legge dello stato fosse chiara in merito, definendo i piani di controllo come l’ultimo espediente da poter utilizzare qualora venga valutato che tutti i metodi ecologici utilizzati si siano dimostrati inefficienti.
Alla luce di tutto ciò non stupisce che questa determina non sia stata portata davanti alla Commissione Faunistico Venatoria come invece avrebbe dovuto essere.
“Sono sconcertata – dichiara Daniela Cavazzuti, Responsabile LAV di Modena – da come i politici continuino così sfacciatamente a favorire una minoranza non curandosi di tutti i danni che questa politica provoca alla fauna e all’ambiente. Impugneremo questa determina e valuteremo sicuramente ogni strada percorribile per fermarli”.
Ufficio Stampa LAV Onlus – Sede Territoriale di Modena – 320/4795021