PETIZIONE MENSE VEG! Firmate e condividete!
Largo Alberto Mario Pucci 7
41122 Modena
Presentazione libro LAV “OLTRE IL FILO SPINATO DI GREEN HILL. La vivisezione esiste ancora. Come e perché superarla”
Cari amici,
a ottobre è in uscita il libro LAV “OLTRE IL FILO SPINATO DI GREEN HILL. La vivisezione esiste ancora. Come e perché superarla”
di: Gianluca Felicetti – Presidente della LAV – e Michela Kuan – biologa e responsabile nazionale LAV del settore Vivisezione.
Si tratta di un saggio che analizza il fenomeno sperimentazione animale sotto vari aspetti delineando i lunghi anni di lotta contro la vivisezione con dati statistici, inquadramento normativo, i casi di cronaca più significativi, l’uso delle cavie umane, i metodi sostitutivi e la battaglia contro Green Hill. Il testo è arricchito di numerose testimonianze di scienziati e malati, le denunce degli attivisti e la sfida per una ricerca libera dall’orrore dei laboratori in cui sono imprigionati milioni di animali.
Il lancio ufficiale sarà a Roma martedì 14 ottobre, solo da qualche giorno prima il libro sarà nelle librerie, e sono già in programma varie attività come presentazioni presso sale e librerie in diverse città italiane.
A MODENA PRESENTEREMO IL LIBRO
Mercoledì 29 ottobre
in occasione delle iniziative per la libertà dei macachi usati dall’Università
Ore 18.00 PRESENTAZIONE
presso la Libreria Feltrinelli, Via Cesare Battisti 17.
Ore 19.30 APERITIVO con gli autori
presso il Caffè Concerto Piazza Grande, 26.
Già da settembre, in occasione di importanti eventi come il Sana di Bologna, convegni sulle alternative e le manifestazioni contro la vivisezione a Ferrara e in altre città, viene distribuitoil volantino del Libro Oltre il filo spinato di Green Hill.
Vi preghiamo di diffonderlo!
Grazie a tutti,
e arrivederci al 29 ottobre!
PASTO GENTILE CON L’AUTORE
Cari amici,
cominciate a prenotarvi per VENERDI 19 SETTEMBRE alla presentazione del libro “Il pasto gentile” di Giuseppe Coco, accompagnata da una cena vegan a buffet all’Agriturismo La Ca’ Di Mat di Campogalliano.
Il libro è stato presentato anche recentemente al VeganFest di Bologna: Che cosa c’è nel nostro piatto? Quanta crudeltà e violenza si cela dietro una frittata, un antipasto di mare, una cotoletta…! L’uomo addomestica la natura. Che cosa accadrà se non cambiamo nulla?
Per informazioni e prenotazioni contattateci al numero 3204795021 o via e-mail all’indirizzo lav.modena@lav.it.
In allegato il volantino da diffondere con tutti i dettagli e l’EVENTO FACEBOOK per invitare i vostri amici che sono interessati all’evento.
Comunicato stampa LAV Modena 4 luglio 2014
VIVISEZIONE MACACHI: LAV RISPONDE ALL’UNIVERSITÀ DI MODENA.
ALTRO CHE EMPATIA DEGLI SPERIMENTATORI.
E PER I METODI SOSTITUTIVI: VE LI ABBIAMO REGALATI NEL 1999 MA NE IGNORATE L’ESISTENZA.
Non bastava la brutta vicenda di vivisezione clandestina nella quale l’Università di Modena è stata coinvolta nel 2011, oggetto di un’interrogazione parlamentare. L’Ateneo modenese riesce ancora a perdere credibilità con le dichiarazioni della Prof.ssa Battini e del Prof. Nichelli nella conferenza stampa di ieri.
Commentando l’uso di macachi al centro dello scandalo, si afferma che “gli sperimentatori diventano empatici, specialmente con i primati”. Pare di vederli i buoni vivisettori, immobilizzare un macaco nell’apparecchio di contenzione, creare una breccia ossea nel suo cranio e inserire gli elettrodi, ovviamente senza anestesia, ma con tanta “empatia”.
Un’altra bella favola è quella della “vivisezione che non esiste”. Figuriamoci, si tratta solo di sperimentazione animale. A questi professori, che non sanno che vivisezione e sperimentazione animale sono sinonimi, vorremmo chiedere: cosa bisogna fare di più a un animale vivo e cosciente, perché si possa parlare di vivisezione?
La loro conclusione, involontariamente umoristica, è che sono le associazioni animaliste, non le Università, a dover provvedere all’acquisto di metodi per la ricerca innovativa! Ma questi luminari della scienza non sanno che è esattamente ciò che ha fatto la LAV di Modena in passato, acquistando e poi regalando alla Facoltà di Scienze metodi per superare la vivisezione a scopo didattico. Metodi innovativi ed efficaci, di cui ovviamente i docenti universitari ignoravano l’esistenza.
Auspichiamo che l’Università di Modena, invece di polemizzare con le associazioni animaliste, investa di più nell’aggiornamento tecnologico e che trovi, nei tanti metodi sostitutivi disponibili, una via alternativa alla sperimentazione animale.
Yuri Bautta, LAV Modena
Manifestazione “Salviamo i macachi di Modena” – Sabato 28 Giugno
Fin dal 2005 era noto che uno sperimentatore dell’università di Modena portasse avanti una linea di ricerca sulle Scimmie.
Si tratta di esperimenti molto invasivi che coinvolgono il cervello e si concludono con l’uccisione dell’Animale. Nel 2010, grazie all’Ufficio Diritti Animali del Comune, siamo riusciti a incontrare il vivisettore chiedendogli la chiusura immediata di questo esperimento. In cambio la LAV si sarebbe fatta carico delle Scimmie superstiti (circa diciotto Macaca fascicularis), mettendole a dimora in un parco faunistico. Da quel giorno è cominciata una lunga e difficile trattativa che si è conclusa con la cessione di un solo Macaco. Il cucciolo, che ha un vistoso “210” tatuato sul petto, si trova ora in un parco faunistico.
Grazie all’associazione svizzera ATRA che ha offerto le risorse per il suo mantenimento e la sua cura, adesso ha l’opportunità di vivere una vita serena, con una madre adottiva e lontano dai laboratori.
Questa vicenda ha un altro aspetto positivo poiché, nell’atto di cedere il Macaco, lo stabulario ci ha firmato un impegno scritto a non sostituire quell’Animale con l’acquisizione di nuovi primati. Come tutti sanno, è recentemente entrata in vigore la nuova legge che regola la vivisezione, la quale vieta espressamente l’allevamento di primati da usare negli esperimenti. Questo significa che le università potranno fare vivisezione sui Macachi, però non potranno allevarli e dovranno quindi acquistarli, magari da altri Paesi fornitori. I vivisettori dell’università di Modena invece si trovano tra due fuochi: non solo, come succede negli altri atenei, non potranno più allevare Macachi, ma non potranno nemmeno acquistarne. Proprio a causa dell’accordo che loro stessi hanno incautamente firmato!
Per questo motivo, non appena la nuova legge sulla vivisezione è entrata in vigore, abbiamo moltiplicato i nostri sforzi per ottenere un incontro con l’università di Modena e pervenire ad un accordo volontario. Ma l’assessore all’ambiente del comune di Modena si è mostrato troppo preso dalla campagna elettorale per continuate a supportarci. Così abbiamo deciso di parlare dei Macachi di Modena sui media nazionali nella speranza che l’università si decida a chiudere questa inutile linea di ricerca.
Adesso è importante che l’attenzione sullo stabulario di Modena rimanga alta, e che i cittadini si facciano sentire con tutti i mezzi possibili affinché la nostra università si decida a compiere un gesto di civiltà e buon senso. Come tutti gli Animali, i Macachi di Modena meritano di vivere lontano dal bisturi dei vivisettori, e per riuscirci hanno bisogno di noi.
Per aiutare concretamente FIRMA LA PETIZIONE ON LINE oppure vieni a firmare la petizione cartacea sabato 14 giugno in piazza Martiri a Carpi (MO) e sabato 21 giugno sotto il Portico del Collegio in centro a Modena.
Inoltre spargi la voce e non mancare al CORTEO di SABATO 28 GIUGNO alle ore 15:00 che partirà da Largo S. Agostino (qui l’ EVENTO FACEBOOK) e percorrerà le strade di Modena.
Per maggiori informazioni e volontariato attivo: lav.modena@lav.it.