Comunicato stampa LAV Modena
CONIGLI: MILLE SOFFERENZE E ZERO DIRITTI. IL 5 E 6 DICEMBRE A MODENA VIENI A FIRMARE LA PETIZIONE DI LAV E ANIMAL EQUALITY PER RICONOSCERLI COME ANIMALI FAMILIARI. SONO ANIMALI DA RISPETTARE, NON “DA MANGIARE”.
SU WWW.CORAGGIOCONIGLIO.IT LA DRAMMATICA REALTA’ DELL’ALLEVAMENTO PER SCOPI ALIMENTARI: UN SISTEMA DIPRODUZIONE “ULTRAINTENSIVO” TRA I PIU’ AGGHIACCIANTI, PRIVO DISPECIFICA REGOLAMENTAZIONE.
Chiedere a Governo e Istituzioni il riconoscimento del coniglio come animale familiare e una nuova legge che ne equipari la tutela giuridica a quella prevista per cani e gatti. È questo lo scopo della petizione di LAV e AnimalEquality che i cittadini potranno firmare sabato 5 e domenica 6 dicembre in centinaia di piazze italiane (www.lav.it/lav-in-piazza/emilia-romagna).
In provincia di Modena puoi firmare anche presso i tavoli LAV allestiti a:
- Modena sabato 5 e domenica 6 dicembre ore 9.00/19.00 – Piazza Matteotti
- Mirandola sabato 5 dicembre ore 9.00/12.30 – Piazza Costituente
- Sassuolo sabato 5 dicembre ore 10.00/19.00 – Piazza Garibaldi
Il coniglio è l’animale più diffuso nelle case degli italiani dopo il cane e il gatto, per un numero prossimo al milione.Ciò nonostante la sua tutela giuridica non corrisponde affatto a quella prevista per cani e gatti. Anzi. In Italia il coniglio finisce sulla tavola come pietanza. Ogni italiano, infatti, consuma 2,6 kg di carne di questo animale, soprattutto nelle regioni del Centro Sud, con il record di 10 kg in Campania, mentre la media europea è di 1,5 kg. Un consumo fortunatamente in forte diminuzione da anni, proprio per il nuovo rapporto creato dalle persone con questo animale.
“Per superare questa contraddizione e mettere fine alla produzione di carne e pelli di coniglio, chiediamo ai cittadini di recarsi in piazza e firmare la nostra petizione per offrire a questi animali la tutela e la dignità riconosciuta ai cani e ai gatti. – affermano LAV e Animal Equality – La drammatica realtà degli allevamenti di conigli “da carne” è stata oggetto della nostra video-investigazione che ha rivelato un sistema di produzione “ultraintensivo” tra i più agghiaccianti, privo di specifica regolamentazione”.
La video-investigazione è stata realizzata grazie a una squadra investigativa che si è infiltrata sotto copertura (in alcuni casi con l’ausilio di telecamera nascoste) all’interno di diversi allevamenti e macelli di conigli situati nelle zone di maggior produzione sul territorio italiano. Un lavoro complesso e senza precedenti, che ha permesso di svelare una realtà tragica: cuccioli morti e gettati a terra senza alcuna considerazione, altri lasciati a morire di fame o morti per ore nelle gabbie dove hanno vissuto per tutta la loro vita; animali malati, con tumori, non curati, ignorati, sgozzati senza pietà…
Per mettere fine a queste sofferenze, le due Associazioni hanno lanciato www.coraggioconiglio.it, un sito dedicato dove è possibile trovare informazioni e immagini per constatare “in prima persona” le condizioni in cui i conigli trascorrono la loro breve vita, “in allevamento, infatti, la vita media di un coniglio è di appena 12 settimane, le fattrici vivono al massimo 2 anni e i conigli da riproduzione 4 anni, per un consumo di carne per nulla necessario. –proseguono le Associazioni – Con la nostra petizione vogliamo salvare oltre 30 milioni di conigli che ogni anno vengono allevati e uccisi in Italia: sono animali da amare e rispettare, non mangiateli!”.